...CONTENTI?

martedì 31 luglio 2012

Come vanno gli affari? Profumi ed Eau de Toilette. L'Export.


L'ammontare delle importazioni di profumi per il 2011? 
Si è assestato su valori stimati in 48.3 milioni di US$ con un aumento alla faccia della crisi del 20,7%.
Primo fornitore è la Francia con 24,7 milioni di US$, una quota del 51,5% ed un aumento del 25% rispetto all'anno precedente.
Secondo posto per gli USA con 8,4 milioni di US$, quota del 17% e un aumento contenuto dell'1-2%.
L'Italia è il quarto fornitore con 3,46 milioni di US$, quota del 7% ed un aumento del 7,1%.
Un aumento dell'export del 7,1% è un dato inaspettato anche per noi.
Inutile persino dire quali sono i marchi che trainano il settore all'estero, Dolce & Gabbana, Armani, Versace, e pochi altri.




J I C K Y

TRUTH, FRAGRANCES & LIES.


Come siamo messi con gli olii essenziali?


Nel 2011 abbiamo assistito a un progressivo spostamento verso materie prime sintetiche, un pò per i costi più contenuti rispetto agli olii essenziali, e un poco per evitare i sempre nuovi divieti IFRA pilotati dalle 4 grandi aziende di aromachemicals, insomma dalla mafia dei profumi.
Mai dati sono stati più espliciti di quelli su cui stiamo studiando:
piccola premessa: i paesi emergenti acquistano più materiali "naturali" di quelli occidentali, vogliono togliersi lo sfizio di provare il palissandro prima di capottarsi sul linalool.
OK:
Le importazioni complessive planetarie 2011 si sono attestate su 17 milioni di US$, calo su base annua del 2%.
Ma nel particolare si osserva che il più grande produttore di profumi al Mondo, la Francia, ha acquistato olii essenziali per 2,6 milioni di US$, coprendo una fetta pari al 15,5% dei consumi mondiali.
Il dato è però in FORTE contrazione, CALO dell'11% rispetto al 2010!
La Francia produce quasi la metà dei profumi acquistati nel 2011!
E nel 2011 ha venduto rispetto al 2010 il 25% di profumi in più.
Mentre l'acquisto di olii essenziali calava dell'11%...




Più profumi, meno materiale naturale.
Stimiamo l'aumento dell'impiego di materiali odorosi sintetici nell'ordine del  +30/40% nelle riformulazioni e nei lanci di profumi degli ultimi due anni.
E adesso andate pure a leggere altri stracazzo di blog, se ne avete il coraggio.

PS
Commenteremo nei prossimi giorni l'esito del sondaggio bimestrale, intanto grazie dei voti e dei messaggi a sostegno dell'unico Blog di Profumeria in Italia LIBERO, e almeno sino ad ora, senza nessun intrallazzo, secondo fine o mignotteria (corsi del cazzo inutili tenuti da c**lio**, regalini di fialette puzzolenti/profumanti dopo sorteggi demenziali, complimenti tra asini e altre cagate simili).

THIS IS JiCkY!
STAY TUNED ;)

Tawaf, l'unione fa la noia.



Tawaf è il rito deambulatorio attorno alla Kaaba, invece il profumin Tawaf di Salame-Attar è il rito avvitatorio di poche note che non decollano mai.

Se il motto è l'unione fa la forza, qui l'unione fa la noia.
Gelsomino sporchetto, indolico, può essere sambac. C'è forse della rosa grassa, che serve probabilmente ad arrotondare. In apertura c'è una notarella citrica, può essere...

Pesantissimo l'opoponax molto animalico che quasi divora tutto.
Di certo la mirra se c'è è nascosta bene dall'opoponax.
Il gelsomino è più benzyl acetato del normale il che spiegherebbe l'eventuale nota narciso.
E' molto facile. Secondo alcuni di noi è una idea come dire... ingenua.
Se poi 50 ml te lo vendono a 125 euro, beh non si capisce perchè dovresti comprarlo...





Prenditi due assolute discrete e fattelo in casa.
5 ml di sambac costano 25-30 euro.
10 ml di opoponax costano circa 15 euro.
5 ml di assoluta di rosa centifolia 25-30 euro.
Mischiando tutto ana parti puoi andare diluendo tra il 5 e l'8%.
Ne fai 200 ml con meno di 70 euro, l'opoponax 10 ml lo avanzi.
Vuoi migliorarlo, mettici dello zibetto naturale, una diluizione molto leggera, tipo quelle che sa fare Dubrana, ma si trovano ormai anche altrove più concentrate e a prezzi inferiori a parità di quantità.
Ma poi che profumo hai? 
Un profumo semplicissimo, purtroppo difficile da indossare. 
Se Dubrana vuole sa fare dei buoni profumi, poi che siano poco concentrati/diluiti e troppo costosi è un discorso lungo che esula dalla presente recensione, ma questo Tawaf è uno dei suoi profumi certamente meno riusciti.

Voto: 2/5 (le assolute separatamente avrebbero meritato voti un poco più alti).

Antaeus non è più Antaeus. Ode al castoreum.

AS: Jicky è l'autore del Post n°286 pubblicato il 02 Luglio 2011 da john_dee (Lo Sbugiardino Blog)
E' stato riformulato, capita spesso anche nelle migliori famiglie...
Ma qui c'è una perdita ENORME, in nome dell'ecologia, questa pessima malattia mentale, si è abbandonato quel meraviglioso ingrediente detto castoreum, ricavato dalle ghiandole di castor fiber o c. canadensis.
Poi recentemente il taglio sul muschio quercino...
Insomma, ormai gli unici pezzi buoni, ottimi di questo capolavoro Chanel sono quelli risalenti a 15 anni fa almeno. Profondi e ipnotici, meravigliosi.
A noi, degli animalisti, non ce ne frega un *****, e pensiamo che per quelle ******* di vaniglia i castori ******rebbero delle belle [omissis].
Ma ma maaa? Ma la vostra mente non capisce niente, assicuriamo che il puro castoreum, quello lavorato bene, quello giusto, sedurrebbe l'olfatto di qualunque animalista convinto (se inconsapevole dell'origine di ciò che annusa).
Abbiamo comprato in russia del castoreum di qualità, l'abbiamo tinturato e miscelato all'attuale Antaeus: beh, grandioso... quasi identico all'originale, al vintage Chanel.
W i ******* appesi!


Monsieur Jicky per Lo Sbugiardino Blog

Donne e profumi. La percezione degli odori ed il ciclo mestruale. Un problema percettivo non indifferente.


Le donne in profumeria sono affette da un grave handicap.
La percezione degli odori in una donna è alterata dal ciclo, è strano che nessun appassionato di profumi si sia mai soffermato a riflettere sulle conseguenze che questo comporta.
Prendiamo al creazione di un profumo dove il profumiere sia una donna in età riproduttiva.
La percezione delle componenti olfattive cambierà con le differenti fasi del suo saliscendi ormonale, ogni mese.
Come dare perciò continuità a una ricerca olfattiva rimane abbastanza misterioso.
E' quasi come avere un naso che soffra di allergie stagionali, più tempo, risultati meno scientifici, più casuali, e surplus di perseveranza.

La produttività di un profumiere donna mediamente è perciò inferiore a quella di un collega maschio.
Inoltre i giorni più disturbati dal tortuoso meccanismo dell'ovulazione possono portare a pasticci e cantonate. Con inutile dispendio di energie e risorse.
Questa è evidenza scientifica, e se andassimo a ragionare bene sui prodotti finiti... è anche una geniale spiegazione di tante assurde fragranze al femminile in profumeria.
Esiste una marea di studi sull'argomento, che interessa anche lo studio della donna consumatore e non certo solo creatrice di profumi.
Tra di noi (un paio di donne fan parte di Jicky) è cosa risaputa questa, ma, rimandiamo i miscredenti ad alcuni studi reperibili in rete :

domenica 29 luglio 2012

Muschio. Incazzati con l'exaltolide olandese.



Ma porca puttana (Oh Hhhholy Sssshit)!
Due etti di 
exaltolide (cyclopentadecanolide) in alluminio. Sì ma ca**o è cristallizzato!
Pazienza, suona buono.
DPG, non abbastanza. Renderlo liquido, ma gatteggia come il sangue di san gennaro!
In che punto si colloca tra galaxolide e cashmeran?
Perchè cashmeran? Perchè seppur estrema è una direzione giusta, in quella via lo trovi.
L'exaltolide non va bene per il mese di luglio. Ti manda KO subito, poi ti sembra scomparso e invece è lì, st****o più di prima.
Cristallino, liquido, al caldo, al freddo, appare e scompare, liquidissimo torna e poi... ri-torna.
Ti becchi un pugno, ma non sai da chi. E' lui.
Tornando al cashmeran, exaltolide cmq non è così potente...
Cashmeran puro ti manda all'ospedale.
Exaltolide si accontenta di lasciarti con l'emicrania.
Riassumendo: legnoso, pulitissimo e spigoloso (insomma st****o), puro ha nota animale in fondo, ma già ammorbidito in alcool la perde. Non dolce. Un dobermann viziato che in casa spacca tutto e poi si nasconde in soffitta.
In guerra di sicuro successo, ma improbabile protagonista di una love-story.
E' onnipresente, è nella metà dei profumi in commercio.
Farselo piacere per così com'è.

venerdì 20 luglio 2012

Boss Orange for Man. Oh madre di dio... E' *******.


Pepe, coriandolo, mela (?) fresca (?)...
Legni, vaniglia... Non citata la nota arancio o citrica, 
orange senza orange allora...
Sa di...  Boss Bottled.
Solo più light e più zuccherovaniglia.
E' fantastico come questo marchio sia creativo nel cambiare flacone allo stesso profumo *********...
E' sempre quella, con due virgole ripresentano il solito temino da discount.
Pagano questa volta un modello attore da *********, Orlando Bloom...
Uno che implora pietà, come il profumo che indossa (a suo rischio e pericolo) nella pubblictà patinatissima del nuovo Hugo Boss. 
Il Dolce & Gabbana che non mancava ora c'è.
Per la mestizia di tutti.
Voto:
0/5 
In caso di regalo, togliere il saluto all'autore del poco gentile pensiero...

mercoledì 18 luglio 2012

La notte della profumeria è sempre più buia.



La crisi economica.
La mancanza di idee.
La eccessiva attenzione al profitto, a scapito di ogni altro valore dei profumieri di nicchia e dei grandi marchi di profumeria universalmente conosciuti.
L'aumento dei costi di tutte le materie prime naturali per via delle politiche aggressive dei mercati asiatici che hanno costretto al fallimento la concorrenza europea e mediterranea per olii essenziali, e assolute.
Gli aumentati costi di produzione e distribuzione.
Questi i motivi di una progressiva e ininterrotta marcia verso lo squallore, e verso la banalizzazione dei prodotti in commercio a causa di riformulazioni sempre segnate da violenti tagli. Da sforbiciate a volte nette e definitive alla minima qualità degli ingredienti presenti nelle prime formule dei profumi che abbiamo conosciuto.
Quanto alle NOVITA' la disperazione è palpabile.
Si cercano stratagemmi per ingannare in modo sempre più complesso: la chimica è ormai il 99% dei profumi e si tratta della peggior chimica, di quella più economica. I coloranti sono il nuovo rifugio del profumiere dopo la fase dei nuovi packaging e delle diluizioni.
Non si salva nessuno. Tutti stanno facendo una retromarcia dopo l'altra.
Non accettano di guadagnare di meno, anzi vorrebbero guadagnare di più, pur vendendo sonore patacche.
I blogger di profumi dovrebbero smetterla di sorridere fino a deformarsi la faccia, non sono mai state simpatiche le loro scemenze, e a nulla è valso il passare di certuni dal taccheggio nei grandi magazzini al sesso orale praticato via internet a sedicenti profumieri percepiti come d'elite perchè abili a creare illusioni e non fragranze.
Avrebbero bisogno i produttori (e molti profumieri e maestri profumieri) di strigliate.
Avrebbero bisogno i consumatori di quante più informazioni SINCERE per meglio giudicare. Di sincere descrizioni dei prodotti in commercio, e non di vili e servili continue emetiche sequele di esaltanti recensioni per ogni, letteralmente, PISCIATA DI CANE.
Non si può continuare a scrivere LODI anticipate (e sulla servile "fiducia") a questa marea di cazzate spray.
La profumeria è prossima la collasso.
Siamo stati i primi al mondo a smettere di ridere come deficienti, per segnalare la deriva verso la perdita di ogni valore etico ed estetico.
Poi arriva lo sfogo di Tauer, e poi arriveranno certamente quelli di molta altra gente e gentaglia, che in questi anni ha magari speculato sulla miserabile debolezza del consumatore medio di profumi, la cui sensibilità non appare mai minimamente accompagnarsi a una adeguata capacità analitica e di discernimento.
E in questo senso, a NULLA sono valsi e valgono i molti corsi che abbiamo avuto modo di disprezzare a più riprese, corsi tenuti da persone in conflitto di interessi, con scarsa competenza e troppo spesso di moralità invisibile.
Non è una consolazione pensare che entro 5 anni chiuderanno molti marchi che oggi ci paiono solidi, anche a ragione di tanti anni di nefandezze poste in essere senza tanti scrupoli.
La profumeria deve smettere di sorridere, chi sorride oggi sta prendendosi gioco dell'interlocutore e del cliente.
E' ora di tornare ai valori del sano artigianato del fare, smettendo i panni e la maschera snob dell'artista concettuale autorizzato a vendere aria fritta, e non idee, in luogo di combinazioni (di molecole sintetiche e naturali) concepite più con calcolatrice e commercialista, che con il cuore.
Qualità, onestà e sacrificio. O preparare le zappe.
Molta gente che oggi pasticcia odori dovrà tornare a coltivare l'orto, ammesso che abbia la fortuna di averne uno.
E poi la gente può essere ignorante finchè si vuole, e boccalona oggi e domani, ma viene il momento della verità, non si può continuare ad annusare e comprare flaconi nel mentre la rosa si allontana...
Fino a sparire. Ci si accorge che già mancherà all'orizzonte dal suo disfarsi in scarabocchi di vetro e colori sgargianti.
Quello che sta facendo Chandler Burr? 
Non siamo sicuri si stia rendendo conto delle ripercussioni che potrà avere anche solamente il reality game che sta conducendo su Sky Tv...
Anche Burr alla fine è uno che RIDE troppo, ed è uno che ama quei certi preliminari ai profumi, molto più dei profumi, alla fine dei conti. 
Sembra di vedere Luca Turin, mentre si fa guidare dalla noia per la profumeria all'estasi per l'odore di carne suina fritta (bacon, il suo profumo preferito, testuali parole di Turin).
__________________________Notte.

martedì 17 luglio 2012

LA GRAZIA dell' OUD è AUTOSUFFICIENTE.



(Agarwood Intagliato).


I limiti dell'Oud sono nella sua potenza.
E' quello che Morillas ha capito con M7.
E' quello che Amouage ha capito con Profumi ed Attar.
E' quello che quella ******* di Mona di Orio NON aveva capito per niente.
E non hanno capito l'Oud tutti quelli che da Montale, e compreso lo stesso Montale, si sono cimentati INUTILMENTE nella nota più autosufficiente della profumeria.


lunedì 16 luglio 2012

Hai la panza e/o il culo da metro? Ti licenzio! Sia lodato A&F!

         

E' un marchio ancora sottovalutato.
Una rivoluzione estetica e di costume.
Altamente educativo.


E' ora che gli obesi provino vergogna per quello che ingurgitano.
Le persone grasse (per cause diverse dalle disfunzioni ormonali e dalle patologie metaboliche),
fanno schifo e non sono affatto simpatiche ma casomai penose;
sono un esempio di autodistruzione e sono dotate (9 volte su 10) di debolissima forza di volontà.
Inquinano.
Le persone grasse inquinano.
Noi a un obeso non consigliamo profumi.
Se l'obeso indossasse il migliore olio di rose, 
otterrebbe l'effetto del gorgonzola sul collo sudato.
In quest'epoca dalle competenze non richieste (quelle universitarie),
sono invece richieste: un guizzo di comunissima intelligenza,
e quanta più grazia e bellezza possibili.
Helena Rubinstein sarebbe d'accordo con Noi:
"...non esistono donne brutte, esistono donne pigre"!
Scrofe e Panzoni sono avvisati, 
dieta o schifo.
Alè, a correre!
Uno-Due!
Uno-Due!
Uno-Due!
Dài cazzo, datevi da fare!
E se avete sete? ACQUA!
Non siete più dei bambini!
Vietati gelati, granatine e bibite fresche!
ACQUA non gassata!
(Non oligominerale durante i mesi estivi).
Dài, SUINI!


100% FIERCE:


PS:
Siamo pienamente d'accordo.



domenica 15 luglio 2012

Profumi Mona di Orio? Giudizio completamente negativo


Mona di Orio piaceva ai Blogger che noi detestiamo,
perchè era sincera come loro.
A dispetto del fantasioso curriculum del quale si vantava,
produceva profumi che sembravano assemblati
in pochi minuti nella più totale confusione.
Il suo Oud le è stato fatale, 
finchè scherzava col Vetiver al muschio bianco,
gli dèi lascivano passare.
la morte decise di farle visita.


Scherza coi fanti, 
ma se non sapevi fare profumi,
era inutile mettessi i guanti (di velluto poi, bah)!

Una seconda chance al Vetiver di Mona di Orio.



sabato 14 luglio 2012

Il tuo profumo francese... è CINESE! Reportage di Jicky su Olii Essenziali e Aromachemicals.

Gli olii essenziali sono sempre meno sicuri, a volte si certifica l'inverosimile come la dizione "biologico" suggerisce, ma si precisa poi: assolutamente non per uso interno.
Addio alla goccia di melissa su zolletta di zucchero quindi, quella pratica cara all'erborista, perchè?
Sempre più o sempre meno.
Sempre più olio, sempre meno sicuro.
Una volta era rintracciabile il produttore, un responsabile da mandare in galera c'era, ormai non più.
E questo perchè l'80% degli olii essenziali venduti nel mondo è prodotto nella truffaldina e cinica... Cina!
Il restante 15% è prodotto in asia con prevalenza India, Thailandia, etc.
In europa e americhe si produce solo il 5% rimanente.
A Grasse, ah ah ah ah ah ah ah ah ah! A Grasse si imbottiglia quello cinese!
Le piantagioni di Grasse sono di plastica, ammettiamolo, sono spaventapasseri di fiori.
Curiosità eccentriche, per creduloni e ******** da scuolette del ***** e Isipca, poveri **********!
E gli aromachemicals?
Dove credete che Givaudan, Firmenich, IFF e soci producano le loro molecole?
CINA! Province?
Guangdong, Shanghai, Shandong, Anhui, Beijing, Jiangsu, Zhejiang, Chongqing, Gansu, Guangxi, Fujian  e Guizhou.
Dai nostri dossier TOP SECRET:





Ecco qua, stoccato ambroxan. Notare: al sole! Ma chi se ne frega tanto, loro lo vendono e i clienti s'incul***!
A proposito, quanto costa l'ambroxan?
Molto.
Molto quanto?
Dipende, abbiamo rifiutato 1000 dollari al Kg nel Fujian, e 800 al Kg a Shanghai.
Poi ci hanno ricontattati passando la voce ad altri laboratori ed LTD, con prezzi che scendevano fino a 350 dollari al Kg!
Stessi format, garanzie? Pochissime.
In alcuni casi era evidente la frode.
Ci spiegavano che i contadini volevano più soldi per coltivare la materia prima, la salvia sclarea.
A noi che conosciamo i mercanti e quelli cinesi in particolare... Non ce ne fregava niente delle loro ridicole balle.
Vediamo altro. 


Eccovi il diidrojasmone! 
Gelsomino per tutti!
Impurità? Te le filtri a casa tua, intanto paga... 


Olio essenziale di arancio, non si sa se tagliato con cosa, se da piante coltivate con quanto DDT, non si sa niente, tanto inutile chiedere il campione, ti mandano un campione di olio italiano, ma la merce è cinese quando hai... pagato.
Pay Sir, Pay Sir.
Paga Coglion&!


E finalmente eccovi la vera rosa di maggio assoluta! MADE IN CHINA!
Tanto poi a Grasse la comprano e la etichettano come francesce!
Pesticidi impossibili da rintracciare, quelli nuovi della Monsanto in Cina li stanno già usando, in europa non li conosce ancora nessuno, quindi la GC te la infili in quel posto per adesso...

 


Con il Gelsomino Sambac cinese...
Tanti Auguri! Lo schemino qui sopra è della azienda che produce l'olio essenziale! 




Anche Acqua di Giò PH è cinesissimo, qui sopra vedete il fresco Calone.
Tutto il calone del mondo si produce qui.



Siete pronti a mettere sulla zolletta di zucchero questa melissa o.e. cinese?


Questo invece è Made in INDIA, sempre gli stessi metodi produttivi poco chiari!
E le solite garanzie, pari a ZERO.




Se comprate aromachemicals diversi da venditore a venditore, a volte vi dicono che sono scarti nella lavorazione, è vero, può essere, è umiliante considerare le reazioni chimiche dovute ai contenitori, all'esposizione ad altre sostanze chimiche nei magazzini, oppure semplicemente allo stoccaggio al  più cocente sole!




Quando la "fregatura" arriva al dettagliante, credete che questi si rivalga sul produttore?
Impossibile, allora si procede a vendere ugualmente, preparando scuse varie, per spiegare anomalie nel prodotto...




Ed eccovi servita la nota mentolata cinese,
profumi, detergenti, caramelle,
aromi vari.
Ma scordatevi la menta prodotta in europa, 
è poco conveniente, di solito la comprano in asia e poi la rivendono come europea.
E' redditizio, possono dirvi, è francese, è inglese!













venerdì 13 luglio 2012

Miss Dior CLASSIC. Reissue.


Questo favoloso chypre è del 1947, i suoi creatori sono Paul Vacher e Jean Carles. La complessità dei profumi d'un tempo è davvero monumentale.

Il profumo esaminato è attualmente in commercio, riformulato senza menomazioni.
Le note compositive di Miss Dior Classic (avrete capito spero che non stiamo parlando di Miss Dior Chèrie), sono in ordine di intensità:
muschio di quercia, aldeidi, galbano, cisto labdano, narciso, cuoio, vetiver,
iris fiore, mughetto, gardenia, garofano, patchouli,
iris rizoma, bergamotto, salvia sclarea, gelsomino, rosa,
sandalo, neroli, ambra
L'apertura è strong, il suo corpo è strong e il drydown è strong and long lasting, un poco gli somigliano i successivi Aromatics Elixir e Diva, che bel profumo, che bella eleganza, che lusso poudrè.
Potrebbe benissimo essere portato da un uomo, è molto verde, la sua scia è tipica di un vecchio Chanel, molto verde e resinoso.
Pensiamo a Coco e N°19.
Rating: 4,5/5

Marrakech Aesop! Reissue.


Chiodi, di garofano
Legno, di sandalo
Car- da- momo.
Fine.
E se vi dicessimo che è sbalorditivo?

Verdant (Sugar). Andy Tauer. Reissue.



Tauer compone di 5 note chimiche la sua stella verdant.
2011. ambra tabacco incenso pelle terra
Un gran casino.
Ma la diciamo la verità?
Zucchero, ethilmaltolo in abbondanza, sembra Angel di Mugler lavato via con un detergente al cedro.
Un cedro "ambrato", molecole così non ce ne sono? Hai voglia!
Sorprende l'idea? MMMM all'inizio sì.
Risentendo la mouillette però continuo a pensare a Pink Sugar.
A qualcosa di verde, erba tagliata stile Herba Fresca.
E l'insieme non è che mi garbi molto, anzi è molesto sotto il naso.
Andrebbe spruzzato nelle scarpe!
1/5 ma l'idea merita due stelle, di questi tempi mettere dell'erba nello zucchero è segno che sia hanno idee. Anche se bislacche.
Ciao Zio Andy! Bevi di meno!
T

Dibujo de julio. Estaba viajando en tren.



giovedì 12 luglio 2012

I MITI di PLASTICA. Profumi nel regno della povertà, delle idee e dei contenuti.

DR. Gritti. Ovvero come rimanere un metro sotto la qualità de L'Erbolario scomodando però La Serenissima Repubblica, mettendo su un sito eternamente in costruzione. Ovvero ancora, come, non trovando pirla che ne parlino bene, finire, come ogni sfigato profumiere o maestro profumiere o dottore o pinpirimerlo... su Fragrantica, il regno dei bocchini
Fragrantica è un sito rispettabile (ridiamo), tenuto in piedi con le marchette.



Senza idee, ma altezzosi, i profumieri de noantri:
- imitano quello che c'è, scatola e profumo sono al 95% frutto di imitazione.
- soffrendo di bassa autostima si autoproclamano Maestri, Dottori, Geni, ma perseverano nella creazione di essenze da arbre magique
- prendono su un marchio non tutelato da diritto d'autore e lo fanno proprio, da bravi impostori e millantatori oppure...
- dichiarano di discendere da... il tal profumiere, ma si arriva quasi a Gesù di Nazareth; o ancora...
- vanno al museo e creano al linea col nome del faraone di turno, copiando tutto a momenti anche le bende, tanto difficilmente la mummia chiederà i diritti d'autore...
Queste amenità vengono dai senza idee, in alcuni casi veri coglioni, della profumeria contemporanea.
Poi c'è quello che vende a 25 euro, come Dr. Grett lì... Sor Gritti, oppure c'è chi fa propria la lezione di Helena Rubinstein: se non vali un cazzo, diceva H.: "spara la cifra più in alto che puoi, qualcuno crederà che ci sia del buono in quel che vendi per non darti del ladro"...
Tra di loro, queste si sanno. Chi ci mette immodestamente il suo vero nome sul boccettazzo, se la prende se gli altri giocano con date da Impero Romano...
Lo Zio Andy ne avrebbe da dire a riguardo, eeeeeh quante!
Quando appare un nuovo marchio non dovete rallegrarvi, dovete diffidare sempre: specie in questi tempi di miseria, chi lo fa deve portare a casa la pagnotta, non ci capita praticamente mai di vedere gente realmente sincera e appassionata, certo devono sembrare così per ingannarvi, ma in verità sono lupi (e lupe) travestiti da agnelli.
Questa è profumeria?
Sì, se il materiale "profuma" e si può spandere in giro...
Ma ogni pretesa artistica è fuori luogo, ogni pretesa di valore è assai discutibile, e la serietà è sempre più spesso... latitante. 
Il nostro ultimo giro nelle novità della "nicchia" ci ha riportati da Dior, dove ci siamo tolti il berretto, il foulard, il cappellino e stop perchè eravamo in 3 e non era uno strip...
Quando trovi tanta miseria progettuale e materiale, alla fine ti tocca rivalutare persino una cosa maldestra ma di sostanza come la controversa versione a tutta mirra di Eau Sauvage Parfum.



E' un pasticcio, non c'entra nulla con Eau Sauvage, è una profumo alla mirra,
mite, sempliciotto, ma magistralmente costruito.
Materiali naturali e molecole chimiche possono essere mescolate anche da un gatto che le rovesciasse sul tavolo!
I piccoli profumieri, i profumieri improvvisati e gli illusi dell'ISIPCA o del GIP di Grasse, 
si mettano nella zucca che l'Arte si fa e non si insegna.
E che chi insegna solitamente non sa fare altro che insegnare.
E quello che si può insegnare a tutti non interessa alla fine a nessuno.

Post originale 12 luglio 2012: