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lunedì 31 dicembre 2012

Auguriamoci che CREED, Bond N°9, Montale e altri espositori di profumi del *****, spariscano nel 2013.

(Come già tanti marchietti di minchia nicchia sono finiti dal bancone a sotto il bancone, da sotto il bancone agli scatoloni fermaporta, dagli scatoloni fermaporta all'angolo della carta igienica per i commessi, e dai cessi direttamente regalati ai dipendenti per Natale)!



Hugo Toss, e Dolce e Banana hanno già preso delle gran pappine durante lo scorso anno, 
inutile infierire su chi ormai ha fatto della produzione di arbre magique liquidi il proprio business.




Ah ah ah ah ah, cosa vi ricordano questi alberelli?
Non sembrano la parete dei Bond N°9?



Montaleeeeee! PRRRRRRRRRR!

Il problema non è chi fa e vende profumi s****** e/o senza qualità, il problema è CHI li compra senza gli strumenti cognitivi e conoscitivi per capire l'inculata che ha preso!



domenica 30 dicembre 2012

Oudh Al Khaloud Amouage for women and men.

NOTA IMPORTANTE: la presente recensione si riferisce al prodotto non più esistente. Distribuito fino al 2012 circa e poi ritirato e probabilmente smaltito come rifiuto in quanto fuori norma e fonte di certo imbarazzo se accostato alle riformulazioni, che sono oggi in commercio e che hanno stravolto il panorama di questo marchio, oggi più che mai insincero, deprimente e biasimevole, meritevole solo di rating modesti o prossimi allo zero. La strampalata progettazione e produzione (in evidentissima economia), nonché le scelte della distribuzione di Amouage, hanno reso i nuovi prodotti del marchio totalmente indesiderabili.

E' un oud meraviglioso, è pregnante e animalico, minimamente grasso e impercettibilmente fumoso.
Sono varietà differenti di pregiati oud alcuni invecchiati come vini pregiati per decenni in luoghi chiusi e protetti, poi macerati in acqua e distillati in corrente di vapore.
Ricorda il vero castoreum con un taglio sottile di vero zibetto, l'hyrax e il guajaco.
Ma è solo un tratteggio impreciso, è una esperienza difficile da tradurre a parole.
E' profondo ed ipnotico, come un treno veloce: invade ed attraversa la mente, ma non lascia nel naso dopo tanta potenza niente di niente, non rimane attaccato alle mucose come i DDT chimici dei tanti profumi convenzionali di nicchia o non nicchia.
E' una galassia naturale che attraversa le nari e finisce giù nella più piccola delle cellule del nostro corpo senza ferire, coccolando l'organismo come una tigre mansueta e materna.
E' un gran videogame! 





OK costa molto, 1450 euro il 12 ml (una disdetta perché in Oman viene venduto a soli 990 $)...
Ma il prezzo ci sta: l'olio essenziale di Oud quando è buono è "droga", quando è buonissimo è paradiso in terra: non è facile trovare storici legni museali dai quali ricavare essenze così pregnanti, ci si muove nell'ambito di varietà di agarwood estinte. 
L'onestà di Amouage è superiore a quella che ebbe la proprietà di YSL nel 2008, quando, terminato lo stock di agarwood per il fantastico M7, decisero di rimpiazzarlo esclusivamente con un blend chimico.
Amouage non produrrà V2 dei suoi Attar più rari.
Infatti Oudh Al Khaloud è interrotto, e non sono attese seconde o terze versioni.

5/5

sabato 29 dicembre 2012

Osmanthus S******, di Keiko Mecheri. Perfetta dissezione di un aborto di nicchia.


Siamo più o meno innamorati dell'Osmanthus: una pena per averlo in giardino!
Un albero (osmanthus fragrans o olea fragrans) dai piccoli fiori che dà soddisfazione come pochi altri.
E poi ti trovi con questa cosa, una s******* p******** chimica fatta male, con roba Takasago vero?
Boh: qui crediamo che la tuberosa sia indicata per spiegare la confusione nella ricostruzione imperfetta del fiore di osmanthus, note verdi odiose e brucianti come salnitro,
lattoni e lacca alla pesca che, in Rush di Gucci è voluta, mentre qui è follia e segno di incompetenza del profumiere.
Tutto è pasticciato con prugna e nel maldestro tentativo di riabilitare il gran casino, muschi a volontà.
E' il Tresòr dei poveri (ricchi).
Infatti costa un botto ma fa ****** come un turbo eau de parfum natalizio del Lidl!
L'osmanthus è una pianta originaria dell'estremo oriente, Giappone e Cina: e allora la povera Keiko deve essere evidentemente nata e vissuta tra i capannoni della Toshiba!
L'immagine del bel fiore ne esce massacrata, una c**** di albicocca frullata con caustico latte di fico rovinano il quadro tagliandolo per il lungo e per il largo, questa giapponese è una c******!

Voto: mava********!

venerdì 28 dicembre 2012

Les Zazous (il profumo c*******) Keiko Mecheri. Anvedistadisgra(z)ziata?

Se questo profumo gli è stato ispirato da una visita in Algeria, peccato che Al Qaeda non l'abbia rapita per decapitarla.


Era la recensione eh?


Post Scriptum:

E' una nota chimica di mogano idrosolubile da 2 euro il concentrato 10 ml, con fondo ambrato o ambranato.
Il profumo è talmente light che una colonia borsari a confronto è un estratto di profumo, questo Zazous fa ****** in apertura e nel drydown ti tira fuori il peggio che hai dentro, c'è gente che indossando questa roba ai semafori smonta e picchia la testa contro il primo cartello stradale che trova.
Se questa è nicchia il WC è pieno.
Tirare l'acqua, e occhio allo Tsunami!

giovedì 27 dicembre 2012

Oliban Keiko Mecheri, per chi proprio non ha altri incensi da mettere.


2004

Oliban è un profumo all'incenso della nostra amica, e 'sti c****, giapponese.
Incensi e tabacco alla cumarina mimano l'effetto di una resina diversa, la mirra.
E' un profumo da presepe, con pochissima evoluzione, scarsa durata e zero sillage, 
l'iso e super e il linalool salvano la composizione pietosa, da ritardati della profumeria.
Ah sì, c'è una nota rosa ossido, ma è in tracce, come l'atrazina nelle falde acquifere della pianura padana.

Voto:1/5

mercoledì 26 dicembre 2012

Frutto della Passione L`Erbolario for women.

2010

L'Erbolario non ha retto lo Shock dei profumi buoni che gli sono ri-usciti, e grossomodo a partire da questo Frutto della Passione ha accumulato una catasta di ********...
Frettoloso, la boccetta perché viola? Andava arancione! Il frutto di che colore è?
Il fiore non è quasi mai di quell'impeto cromatico, e l'odore che avete cercato di riprodurre forse è sottovoce perché alzando la timbrica avrebbe esibito a tutti la propria stonatura!
Ora che questo "profumo" è tra le bozze di Jicky 2,0 esiste, ed ora che è stato cassato da Jicky 2.0 ha cessato di esistere.
Se ce l'hai in casa, e non hai altro, puoi indossarlo.
Se non ce l'hai e le tue amiche non ti han già detto peste e corna di questa "fragranza" pensaci su, prova cose migliori de l'Erbolario (ne ha eccome), oppure risparmia i din-dini e comprati profumi un poco più "costruiti", sali un poco di fascia: meglio una sola rosa rossa che un mazzo di pratoline no?
Ed impara a distinguere la ROSA dalla rosa...
Ne hai ben donde, di pretendere per te il meglio, but remember: il meglio... non costa mai come il peggio.

Frutto della Passione: 1/5

Jicky's endorsement for Lana Del Rey, combined with the right scent. Chanel N° 5 Classic EDP/EDT or Eau Premiere EDP.









martedì 25 dicembre 2012

Jubilation Woman, AMOUAGE.


Jubilation Donna è un clone di Mitsouko nella pratica, il gemellaggio con l'EDP del celebre Guerlain è più che mai opportuno.
Avec?
Champagne alla Diorella! Qualità paurosa: ore e ore di persistenza piacevolissime.
Il giudizio non può trascurare caratteristiche come qualità di progetto e originalità.

Voto: 3/5

Come vanno i prezzi dei materiali per la profumeria?

Une huile de bonne qualité Oudh doit être d'au moins 30 ans et au-dessus et une couleur brun foncé. 




Il prezzo degli olii essenziali è sui mercati mondiali ancora in calo e praticamente ai minimi termini, sembra sia stato toccato il fondo: molti agricoltori minacciano di passare ad altre colture più redditizie come riso, orzo, etc.
La crisi europea e americana ed in senso più ampio globale, non lascia prevedere uscite rapide dal presente impantanamento, l'invadenza degli strumenti in mano al Cartrello dei soli e soliti 4 tentacolari produttori di aromachemicals al mondo, infligge il colpo finale a molte produzioni accusate a volte in modo esagerato di costituire minaccia per la salute umana.
I rivenditori però ci speculano, ricaricando troppo olii essenziali e assolute, co2 o estratti analoghi ed infine al dettaglio vengono inflitte ai consumatori batoste da KO. Truffe con prezzi esagerati o con prodotti adulterati a più livelli al punto che spesso nel costosissimo olio di rosa ci si trova citronellale, geraniolo e aromachemicals e persino jojoba fino al 90% del prodotto (che viene venduto al solito come tutto naturale, bla, bla, bla).
Per restare in tema, l'olio di citronella è quasi tutto cinese e la produzione supera le necessità dei mercati, il suo prezzo è insignificante per non dire nullo. Molti produttori hanno abbandonato le colture negli ultimi due anni o le hanno soppiantate con altre di tipo alimentare.
E che dire degli olii di agarwood, abbordabili nel prezzo, che però sono in verità aromi su guajaco e legno di cedro?
L'unico olio essenziale che resiste sui mercati è il cannella, la cui domanda nei paesi bric è aumentata, ma si parla di cifre molto modeste, anche se ragguardevoli rispetto al calo o crollo generale della domanda.
Le resine terpeniche vanno malissimo, nemmeno il settore vernici assorbe trementine varie, vengono ormai dirottati al settore dei combustibili.
Come vanno gli aromachemicals? Bene, la produzione è in crescita, i prezzi sono stabili ma in alcuni casi si registrano impennate.
Ci ha colpiti un fatto: il dietilftalato (DEP), messo quasi al bando in prodotti per l'infanzia rimane richiestissimo, il suo prezzo rimane stabile o aumenta, lieve calo in europa ma balzo in avanti nel resto del mondo.
Bandiera bianca per vanillina ed etilvanillina invece, i cinesi ne producono troppa e il prezzo cala.
Rimanendo ai confini del nostro paese? Situazione assurda, prezzi vertiginosi, frequentissime adulterazioni, certificazioni volutamente illeggibili e altre amenità.
All'estero si incontrano situazioni analoghe ma anche esempi di attenzione al consumatore e di spiccata onestà, occorre sapere quello che si compra, e non fidarsi di parole o slogan roboanti come cazzate.

domenica 23 dicembre 2012

Black Angel Mark Buxton, orr****.

2009.
Mark Buxton di profumetti ne ha fatti tanti, e questo è un bel profumo anonimo che ha scelto da perfetto p**** di inserire nella sua linea pietosa.
Qui non c'è semplicità qui c'è demenza.
Questo è uguale a un milione di altri profumi o deodoranti o detergenti per la persona e a volte la casa, esistenti sul mercato da decenni, non ha nulla di oscuro, è speziette e agrumetti con muschi, un profumo casuale, nel senso che sembra prodotto con un miscelatore random.
Fa s*****.
Voto? ZERO.

sabato 22 dicembre 2012

Creed sempre meno idee: Spice and Wood (2010)

Spice and Wood, 2010.
Ovvero non avere idee e mettere l'assenza in una bottiglia.
Mela rossa, catrame di betulla agrumetti, angelica e pepe,
chiodi di garofano su iso e super.

Creed, povero disgraziato chi ti c***.

Prezzo interstellare, falcone da 250 ml ridicolo e nome del profumo decisamente s******.

Divertente il drydown dove sembra Capucci Pour Homme, un drydown che molta gente comune definirebbe "del nonno".

Voto 0,5-1/5

Opus VI e Interlude Man, l'ambrocenidico SECONDO TEMPO.

Amouage sforna nel 2012 due profumi molto simili e molto strani, mai così chimici, mai così chimici per la casa dell'Oman nobile ed opulenta da sempre nelle retrovie della innovazione "ai derivati del petrolio".
Eppure questa volta ficcano le mani a fondo nei barili degli aromachemicals migliori e tremendi. E al loro solito ci van giù pesante.
Chi è rimasto neutrale o scettico davanti ai precedenti volumi della Library Collection, vada a sentirsi questo con fiducia: è meglio dei suoi predecessori ma lo ripetiamo qui: è un Amouage strano.





Interlude ha una traccia di Oud  ed è più fumoso per il resto sono identici, cisto molto bello ma tanta tanta tanta ambra sintetica come loro spiegano: ambranum e z11.
Questa roba nel fondo è tra fixateur 404 e ambrocenide, durata mostruosa e persistenza molesta drydown eterno ma non piacevole, su questo fatto stiamo lavorando da oltre un mese, nel frattempo ci giungono molte conferme circa le nostre recenti scoperte: Black Afgano nel drydown si separa da M7 e si allinea alla nota chimica e bruciante dell'ambrocenide di Interlude, è ovvio che l'ambrocenide duri così a lungo, che Black Afgano possa superare le 10 ore mentre fatichi a fare altrettanto il più originale, naturale e meglio costruito M7, è ovvio. In quanto nel 2002, epoca di formulazione dell'orginale di YSL, non giravano queste ricostruzioni bastarde della nota ambra grigia, ma varie altre ancora attualissime e ben più educate dell'ambrocenide, com'è il caso de l'ambroxan. E alla data della creazione di Black Afgano già non era più possibile pensare di comprare vero Agarwood oil per metterlo in profumi finiti sotto i 300 euro, infatti si risolsero tutti di utilizzare i blend ricostruiti Firmenich e Giavaudan. E non c'è niente come la roba chimica che duri.
Peccato che la crisi economica planetaria e la tendenza alla sottomissione alle leggi di mercato attuali, che vogliono tutto regolamentato in occidente da Ifra e Cartello, abbiano condotto anche Amouage verso la corruzione della loro qualità.
Cosa dicono i rivenditori?
Interlude va via bruciato, e non si allude alla sua nota fumo, si intende che la gente lo apprezza, sarà per il vetro blu? Sarà perchè dura così a lungo che puoi non lavarti per una settimana e non puzzare? O sarà che appena lo indossi lo ammiri davvero, e poi... e poi a casa ti accorgi che è lo stesso arbre magique che trovi nel drydown Black Afgano e nel Fan di Fendi?
Misteri ambrocenidici.
Stiamo lavorando sulle note di fondo del profumi citati in questo post, M7, Black Afgano, Opus VI, Interlude e Fan di Fendi, ne riparleremo a lavoro finito.
Anticipiamo solo questo: l'ambrocenide (et similia) per la profumeria sarà quasi certamente una disgrazia...

Volutes Diptyque per donne, uomini, tende e piante grasse.


2012

Fabrice Pellegrin (ok, lo scriviamo: suona come Federica Pellegrini isn't it?) uno che ha realizzato nella sua vita tanta roba noiosa e basta scorrere la sua produzione per capire il suo non genio e non talento, beh insomma questo naso anonimo come quello di qualunque altro sulla terra, firma questa ennesima ******* che rende immortale la noia NOIA noia di questo marchio ormai come saprete se ci leggete da tempo, non più in mano ai fondatori, venduto.
Tra le novità della nuova gestione la riformulazione di tutto e ora la edizione di due versioni anche dei precendenti loro profumi come EDT ed EDP.
WAW, che felicità... non vediamo l'ora di lasciarli ammuffire nei magazzini del grossista...
Quando senti sempre la stessa roba ti chiedi se ci siano o ci facciano, se sia una questione di facile approvvigionamento degli stessi ingredienti o cosa...
Volutes è Chergui di Lutens tagliato con Infusion d'Homme di Prada.
Noioso, già sentito, trito e ritrito.
Qui però non c'è proprio nessun IRIS, niente, solo beta ionone come in Gloria Vanderbilt (che è molto meglio di questo aborto), poi c'è safraleine che infatti viene tradotto come frutta secca e zafferano, bella co******ta...
Resine sporche ma c'è tanta cumarina che cavolo vuoi si capisca questa roba ci sembra un bel chimicone cheap. In due profumerie su due ci confermano che il profumo è stato accolto con tetraggine e schifetto smorfioso.
Insomma fa s*****?
No, ma l'EDP non vale più di 50 euro ma nemmeno se decori il flacone a mano con la bocca!
Per noi Diptyque messo come è oggi può al pari de l'Artisan chiudere, secondo noi o lavorano in perdita o lavoreranno in perdita: se questi profumi a scaffale fossero auto parcheggiate sarebbero Fiat Multipla sotto cenere e lapillli dopo un'eruzione vulcanica.

Voto: 1/5  (se costasse di meno lo consiglieremmo al posto di Axe Africa a chi usa il diffuso deodorante dopo la doccia).

PS: i nuovi flaconi sono ORR****. 
Ed hanno ritirato i vecchi flaconi quando li hanno sostituiti con i riformulati, proprio st*****!

Amouage Epic Woman.

Bello come il maschile, fortissima la somiglianza, strana cosa per le coppie di Amouage:
cumino, pepe rosa e cannella, note di cuore sono rosa, geranio, gelsomino e tè, note di fondo sono ambra, vaniglia, incenso, radice di iris, patchouli e legno di agar (oud).
Incenso e Oud domano la difficile nota del cumino in modo mirabile, rosa mirabile, drydown che passa da M7 V1 mantenendo un rosellina morbida e naturale, niente a che spartire con le montalate di Montale sulle stesse note.
Voto:4/5

Come cambiano le rose.


Il tempo 
Non mi vedi, non mi senti,
non mi tocchi, non mi prendi.
Corro, corro, lesto lesto,
ora lieto ed ora mesto.
Corro corro e mai mi stanco
ed ai nonni il capo imbianco.

Il pendolo

Tic tac, tic tac, fa il pendolo
che posa mai non ha;
bambini miei spicciatevi,
il tempo se ne va!

                                                                                               ( Lina Schwarz)






Il profumo delle rose cambia nel corso del tempo, 
assecondando l'ora del giorno. 

Alle prime ore del mattino gli agenti olfattivi nelle piante sono i più forti, gli olii più potenti, e così, vengono raccolte le rose per l'estrazione della preziosa essenza (e.o. in corrente di vapore). 
Il profumo della  rosa tende a essere più potente con le prime fioriture dopo la pausa invernale. Esso cambia a seconda che la rosa sia negli esterni o negli interni di casa. 
E proprio il taglio può modificare i rilasci chimici dei materiali olfattivi (stimati in oltre 300) che ne compongono l'aroma, quindi una rosa non molto profumata all'aperto può essere molto profumata una volta recisa e trasferita in un vaso. 


Tic tac, tic tac...


venerdì 21 dicembre 2012

Afrah. Attar Amouage (unisex).

Oud varietà "silver", rosa taifi, champaca, basilico, sandalo.
Afrah in arabo significa felicità; questo Attar era da tempo un enigma per noi:
quando ci siamo sentiti tutti edotti a sufficienza per verificare la nota taifi e soprattutto la nota champaca abbiamo dato a questo profumo in olio lo spazio di un post con nuovo entusiasmo.
Il Champaca è un fiore da cui si estrae una assoluta molto pregiata e costosa, 
appartiene alla famiglia della magnolia ma la parentela è davvero stiracchiata, come tra felini mignon (i gatti) e maxi (le tigri).
Champaca è una tigre, e qui si sente eccome.
E dire c'è, è dire ci siamo!
Il timore per il basilico è risolto, la sua presenza sottile e microscopica ha evidenti funzioni di sostegno proprio agli aspetti pungenti del Champaca.
Infatti il basilico è per fortuna l'elemento meno riconoscibile nell'attar.
Afrah sulla moillette ci mette due ore per partire e 24 ore per fermarsi.
Sulla pelle è invece un ready to go.
Sembra il bel Molook con qualcosa in cima, quel qualcosa è il piccolo tigrotto.
Si gonfia sulla rosa taifi, già presente in Molook e rumoreggia per ore deliziose.
Tutto magnifico, peccato solo per il prezzo.
350 dollari il 12 ml.

Voto: 4/5

Come attendono i ragazzi di Jicky la fine del mondo? Con il meglio come al solito. Perché oggi ci siamo, e domani ANCHE!






"I Maya? Puzzavano".

_________________________________


Jicky 1:















5/5:

Habanita Molinard Vintage (da oscuro e meraviglioso cristallo nero lalique).

Jicky 2:














5/5:

Mitsouko Guerlain nell'attuale rigorosa e splendida riformulazione EDT con evernia furfuracea.

Jicky 3:









5/5:

M7 di YSL, rigorosamente la prima formula (dal lancio nel 2002 all'ultimo lotto nel dicembre 2007)

Jicky 4:









5/5:

Patou Pour Homme d Jean Patou, eclatante.

Jicky 5:














Un profumo innominabile a 5 stelle (5/5 come i 4 sopra citati), troppo buono per essere vero.

"Perchè oggi ci siamo... e domani... ANCHE"! 
                                                                 (By JICKY 2.0)


giovedì 20 dicembre 2012

Private Blend Neroli Portofino Collection Tom Ford. Unisex.

2011, naso Rodrigo Flores-Roux (e chica**?)
Neroli sostenuto da aurantiol e antranilati, 
bergamon e mandarino e mandarino aldeide.
Nota erbacea.
Fondo fixateur 505.
Bello in fotografia ma plasticoso tra le mani.
Inutile e sciocca realizzazione di un colonione extra.
Voto 1/5


Hypnose Lancome Woman. Ma Bleah...

2005.
I coraggiosi Annick Menardo e Thierry Wasser firmano questa p******** sintetica e polverosa, dozzinale. Vanillina su una nota floreale confusa, un misto di tutto e di niente, passiflora, gelsomino?
E' un profumo Avon. Un Charlie Revlon azzurrato.
Vetiver? Qui è un casino di polvere sintetica, fa s***** come il suo omologo maschile giù fortunatamente per tutti, interrotto perchè invendibile.

Voto: ZERO.

Nahema Guerlain.


1979.
Jean Paul Guerlain.
Una rosa meravigliosa cui fanno da contorno ricostruzioni di fiori esatte come opere di raro realismo pittorico, lillà e giacinto, mai così belli se non in giardini botanici, e gli accordi tipici della Maison alla pesca, alla vaniglia cui fa da supporto una base in tolù morbida e avvolgente.
Legno di sandalo, vetiver, bergamotto e note verdi sono una giungla urlante poco sotto il tintinnio delle aldeidi a corona della comoposizione nelle note di testa e giù fino al fondo.
E' un profumo che si sfoglia, e rivela rose di sottofondo dopo le rose d'apertura, e un alternarsi di altri fiori, gelsomino, mughetto e ylang.
E' fiorito, polveroso e piccante.
Bello nella sua formula attuale, riformulato con ottima aderenza all'originale.
La versione estratto è commovente, bellissima.
Non c'è nicchia che tenga.
Molto bello anche l'EDP

Voto: 4/5

L'Homme Infini. Divine Parfums.




Chiediamo vènia, era arrivato il kit tre mesi fa e avevamo dimenticato di scriverne.

L'intera composizone è attraversata dall'elemi. 
Apertura pepata, drydown legnoso su fondo vanigliambrato (benzoino).
Tra Boucheron Pour Homme e Poivre Samarcande della linea Hermessence.
Contiene Oud, ma è una nota qui quasi impercettibile, lo si rileva a fatica.
Le cose van meglio a cedro legno e vetiver.
Niente di nuovo, ma è costruito con sobrio gusto e buona è la qualità degli ingredienti impiegati.

Voto: 2,5-3/5

Momotaro, la storia dei magnifici profumi del ragazzo pesca.

Oggi vi raccontiamo una favola, su due profumi "da favola":

C’era una volta...

Due anziani. Un vecchio e una vecchietta.
Il vecchio andava in montagna a far legna la vecchietta al fiume a lavare i panni.
Un giorno la vecchietta, mentre lavava grigi mutandoni, vide galleggiare trascinata dalla corrente una grossa pesca.
La vecchia incuriosita scese a valle e presa la pesca se la portò a casa.
Il vecchio ritornò dalla montagna e rimase meravigliato: un pesca?
Accarezzando il frutto profumatissimo diceva: "Ma che bella pesca!". "Proviamo a tagliarla!", e la pose sul tagliere.
La vecchina stava per tagliare la pesca con un coltellone, quand'ecco, la pesca si mise a roteare sul tavolo.
"La pesca! La pesca è viva!", strillavano così quando la pesca si ruppe e dal suo interno tra effluvio di fiori dolci uscì un bambino.

Il vecchio e la vecchina si meravigliarono, ma ancor più si meravigliarono della sua vivacità.

Il bambino era bello e profumato. Senza tanti complimenti cominciò a divorare scodelle di riso, una dopo l’altra, e rideva.




I due anziani erano felici di quel ragazzo e con grande felicità chiamarono il bambino nato dalla pesca "Momotaro", che in giapponese significa ragazzo pesca.

Momotaro cresceva a vista d’occhio e con una grande forza, 
tanto che sollevava con facilità anche cose pesantissime.
Così facendo Momotaro cresceva e diventava grande e forte.
Ma un fatto li affliggeva: anche se la vecchia lo cullava o se il vecchio gli sorrideva dolcemente, Momotaro sorrideva ma non emetteva suoni. I vecchi erano preoccupati: il ragazzo pesca non parlava affatto.
"Perché questo bambino non dice una parola?", si dicevano i due vecchi guardandosi l’un l’altro.
Poi in un rush:
"Vado!", esclamò improvvisamente Momotaro a gran voce.
E di nuovo:
"Vecchio, vecchia, vado a combattere i demoni!".
Al grido di Momotaro la vecchina sobbalzò: "A combattere i demoni?!".
Gli dissero che era molto pericoloso, ma lui andò.

Gucci Rush è un grande profumo, è consapevole di essere una pesca alla lacca per capelli, una pesca inventata, e lo rimarca la confezione e il flacone voluto da Tom Ford.
Gucci Rush II fu invece un vero fallimento, già dimenticato dalla storia.
Ma rimaniamo sul nostro vero RUSH:




Gucci Rush "donna" infatti... E' un capolavoro di Almairac il grande, ormai consegnato al mito.
Ma cosa vuol dire da donna?




Mitsouko è un "femminile", o meglio ERA nato per un pubblico femminile, ma lo indossavano molti uomini senza problemi sin dagli inizi, lo indossava regolarmente Charlie Chaplin, che (per dire) gay di sicuro non era, anzi...
Ma la sorpresa attualissima viene dagli States, dalla Germania e dalla Francia dove molti ragazzi dopo avere collaudato con successo il fantastico Mitsouko (per i gusti di oggi un profumo definitivamente neutro o unisex) provano la pesca gelsomino patchoulosa hair-spray di Gucci Rush, e si divertono, perché non si tratta di profumi troppo fioriti, semmai resinofruttati. 
E il più funny è lui, il profumo del Momotaro.
Gucci Rush è un profumo futurista.
E' divertente, specialmente nel drydown incanta tutti e seduce con il sorriso.
A noi piace abbinarlo a un buon profumo a base di oud, o ad un Attar Amouage con prevalenza di Agarwood.
E avrete una pesca virile (anche senza muscoli addosso).
Alle volte uno cerca il perfetto profumo giapponese, o Zen e scopre che Shiseido non ne sa un ***** di profumeria (chi capisce Shiseido se ne frega di Nombre Noir & Co.): e che i migliori profumi in grado di interpretare in qualità l'animus nipponico sono ancora e sempre parto della mente di grandi profumieri francesi.

Guerlain Mitsouko: 5/5

Gucci Rush 4/5


GHIRIGORIGHIRIGORI.


Gucci RUSH.

Post n°384 pubblicato il 16 Agosto 2012 da Monsieur_Jicky

mercoledì 19 dicembre 2012

Amouage, Jubilation Man.

Jubilation Man è un fougere del 2008 creato per i XXV di Amouage.
E' un fruttato resinoso e gourmand, un poco troppo simile allo stile de l'Artisan e infatti il Douchaufur dovrebbe essere il naso che ha portato a termine questo progetto per la nota casa dell'Oman. Nella pratica di questa fragranza i meriti vanno però ai materiali differenti dagli standard della casa francese specializzata in c****** leggere in Hello Kitty Style.


Stile quindi L'Artisan, ma qualità e intensità di ben altra tavolozza.
Datteri o frutta sciroppata, miele, effetto cognac, molto terreno, seppure incensato e frammisto a mirra e ad un forse discutibile opoponax.
Jubilation è buono, ma non porta il cuore oltre il sensibile come Gold o Epic, la nota oud è ridimensionata e rovinata dalla presenza di note fruttate irrispettose: la sua bellezza è sconclusionata, anche nel fraseggio dell'Egoiste di Chanel (cui somiglia in molte fasi della sua evoluzione) e nel suo lungo disparire sulla pelle c'è ammirazione, ma non mai vero giubilo.

                                                                       Voto: 2,5-3/5

Oud Reminiscence, no grazie.

2012.
Dopo che persino Badedas e Vidal si erano decisi a sfornare il loro bagnodoccia all'oud sintetico... riecco i reminisciscisci: per la serie e gli ultimi saranno... proprio gli ultimi!

Reminiscence non ha un solo profumo nella intera sua linea che sia in grado di uscire da casa senza il tutore.
Sentiti quasi tutti.
Sembrano profumi come dire... spastici. 
Questo ridicolo e pretenzioso "oud" è peggio del Gandini, sintetico tutto, l'oud e il presunto castoreum sono davvero risibili, 
l'insieme è chimico e derealizzante.
Fatto proprio con il ****, con aromachem. messi giù come una siepe abbattuta a badilate, un atto scriteriato di antiprofumeria. 
Tra i peggiori della casa.
Ci contattino la prossima volta, nemmeno con la febbre a 40 in pieno delirio e tremolio potremmo fare una tale corbelleria, ma chi diavolo vi fa i profumi reminisciscisci?

E.. 'stica**i, che lo votiamo? 
Z E R O !

Hermessence Iris Ukiyoé.

2010. 
Jean C. Ellena il prestigiatore è il creatore di questo fiore.
Fiore di Iris e non radice, non la nota iris polverosa e preziosa in Dior Homme (contiene vera assoluta di iris) e Prada Infusion d'Iris (c'è vera assoluta anche lì). 
No, qui non c'è quell'assoluta di rizoma, qui c'è l'idea di "fiore" di iris, per rendere il quale 99/100 Ellena usa materiali sintetici con i quali ricreare il fiorito effetto, iononi e nel drydown qualcosa di ozonato trade unione tra la nota iris fiore e rosa, floralozone?

Citronellale invece unisce questa coppia di fiori alle note agrumate del mandarino (fortissimo in apertura) e del fiore d'arancio africano polveroso nel fondo.
Paradisamide nel fondo? MMM, più si che no.
E' bello ma non quanto gli altri pezzi pregiati della linea Hermessence.
La secca in questa fragranza è molto meglio dell'apertura.

Voto: 2,5/5