...CONTENTI?

lunedì 31 marzo 2014

Baiser Vole, Cartier. Inoffensivo profumo lineare, un giglio di plastica.

2011, naso una tizia noiosa ( Mathilde Laurent).

Baiser Vole, possiamo dirlo finalmente, visto che siamo nel 2014... A bocce ferme. è un c***** pazzesca.
Una piatta lineare ricostruzione di giglio obsoleta, che appare la versione cologne di un Charlie Revlon ATTUALE (nemmeno vintage).
Questa paccott**** dovrebbe rubare baci? Senti bionda, se hai dei meriti per essere baciata non è certamente per questo "profumo"!
Baiser voile è un tentativo di ancorare una base schiff sul miscuglio di muschi sintetici che lo incorpora e lo fissa as a glue.
E' una ricostruzione floreale dozzinale, che appare giovarsi di piccole gionte di blend floreali Givaudan pronti all'uso.
Un pastrocchietto inoffensivo, con vaghezza saponata e aldeidata.
Non giovane, non bello, non nuovo.


Rating:
1/5

domenica 30 marzo 2014

Santa Maria Novella Acqua di Cuba per donne (?), uomini(?), automobili(?)...

1998

Uno dei profumi mielati più sc****** al mondo...
Tabacco, agrumi, eliotropinvanillina...
Qualcosa che sembra persino tintura di miele, ma reca del chimico subdolo, 
al punto che dubitare è lecito, su quale sia realmente la percentuale di naturali impiegata in questi profumi, la cui pretesa plurisecolare non ci ha mai persuasi, né in verità né in particolare merito.
Il drydown è smaccatamente "innaturale".
Rimane un miele vanillico arbremagiquesco persino insopportabile, 
noi non riusciamo ad indossarlo.
Uno di quei profumi che ci interrogano dal fondo di uno scatolone:
...ma perché mi hai comprato?

Rating: ZERO.

per donne, uomini

giovedì 27 marzo 2014

Eaudemoiselle de Givenchy.

2010 F. Demachy


Eaudemoiselle è una colonia anni '80 con bottiglia retrò in stile "mamma la portava"...
Alcuni manifesti del lancio erano decisamente strampalati, una ragazza in abito nero per un profumo che di dark non ha proprio nulla.


Miss Dior Cherie L'eau, ma meno ossigenato, meno verde, meno brillante.
Ricorda gli Emporio Armani anni 2000 nelle note agrumate di apertura che imprigionano il nocciolo floreale (tra apertura spessore di fondo di musk T.) ma pur in estrema economia anche Mythique di Parfums DelRae.
E' una rosa/fiori bianchi schiacciata da agrumi fruttati, con raccordo su chetone lampone, ancorata a base muschiata con ambrettolide. Una compensibile scelta, in mancanza dei più corposi e raffinati floreali muschiati anni '80 e '90.

Rating: 2-2,5/5

mercoledì 26 marzo 2014

CHI PREMIA I PROFUMI, E PERCHE? FIFI AWARD: che c**** è? ed in cosa consiste l'inconsistente "giuria degli esperti"?

Fanno i profumi... e se li premiano (specialmente se fanno s*****)!

Il FIFI Award, come gli altri premi con simili impostazioni, non è uno specchio davanti al quale i produttori si siedono a riflettere sulla propria condotta, no, sono proprio le stesse persone che fanno i profumi che rianimano le vendite e orientano il mercato premiandosi.
E' un premio che viene assegnato in base a precisi calcoli di necessità. Quanto rende e renderà l'investimento pubblicitario conseguente all'assegnazione del premio, quanti sono a mangiare in quel piatto, e cose di questo tipo. Se hanno prodotto in parallelo tonnelate di molecole al cedro e le vogliono smaltire devono promuoverle con ogni mezzo.
L'ULTIMO dei loro pensieri è se il profumo che vincerà sia buono o no, che piaccia al consumatore non interessa a nessuno, un modo per farvi comprare quella m.... lo trovano sempre.
Se Bleu o Light Blue si vendono, si può vendere anche il Vetril...

La giuria del FIFI AWARD è composta da 25 s******.

10 rappresentanti dell'industria, al 90-95% (DICASI 90-95%) si tratta di quella dei materiali aromatici, degli aromachemicals, che producono profumi (o riforniscono di materiali) tutti, mainstream o nicchia (ai vertici sanno che sono categorie senza fondamento oggettivo) Quello in fondo alla lista tiene corsi e rivende al dettaglio i materiali aromatici, funge da specchietto per le allodole.

5 blogger francesi controllati direttamente dal sistema (gente la cui sudditanza è stata valutata personalmente) dei quali uno solo è competente, gli altri 4 sono lucertoline (ma votanti), incompetenti, e uno dei 4 ha ancora un rivolo di spe*** che gli cola lungo una guancia, latte materno non ne ha preso...

10 giornalai (o giornalisti) tutta gente che fa lavoro di assistenza ai grandi marchi. Avete mai letto su un giornale di "moda" critiche vere a un prodotto, o a una campagna promozionale? No, quindi il loro NON è giornalismo; è lavoro di promozione, o prost...
Bordo strada, d'inverno anche coi copertoni.

Di nuovo una sberla in pieno viso ai clienti consumatori.
La nostra risposta sarà un premio in contro-tendenza (?).

Membri della Fragrance Foundation (il "tra di loro" senza virgole, tanto è un corpo unico...):

MARCHI:
ATELIER COLOGNE ESTEE LAUDER BEAUTÉ PRESTIGE INTERNATIONAL CARTIER CHANEL CLARINS FRAGRANCE GROUP COTY INC. DIPTYQUE EDITIONS DE PARFUMS FREDERIC MALLE GUERLAIN HERMES PARFUMS ID PARFUMS (ISABELLE DERROISNE) INTERPARFUMS KENZO PARFUMS KILIAN L’ORÉAL LUXE MEMO MILLENNIUM FRAGRANCES PARFUMS CHRISTIAN DIOR PROCTER & GAMBLE PUIG YVES ROCHER

PRODUTTORI e SCUOLETTE:
FIRMENICH FRAGRANCE RESOURCES GIVAUDAN IFF (INTERNATIONAL FLAVOURS AND FRAGRANCES) MANE ROBERTET SYMRISE TAKASAGO CINQUIEME SENS DROM FRAGRANCES

CHI PROVVEDE A SMERCIARE:
APTAR ARCADE LA FACTORY MARIONNAUD POCHET DU COURVAL SGD SYLVIE DE FRANCE DESIGN TULLIS RUSSELL VERRERIES BROSSE

SE proprio ti interessasse, abbiamo recensito La Panthere di Cartier. SE proprio ci tieni a leggerne, clicca qui.


http://blog.libero.it/guerlinade/12704402.html
La Panthere? pantera per modo di dire,
sa di ammorbidente...

SE poi ancora... proprio ti interessasse, abbiamo recensito anche Elie Saab L'Eau Couture. SE proprio ci tieni a leggerne, clicca qui.


http://blog.libero.it/guerlinade/12705246.html
Apertura frizz-strizzap**** con soffocante drydown torta vanillina-mayonese.

J'ai Osé Guy Laroche Superstar (click here):
http://jicky2.blogspot.it/2014/03/mistero-svelato-io-ho-osato.html

Rating 5/5 PLUS!

lunedì 24 marzo 2014

La profumeria contemporanea non è l'VIII arte, semmai è l'VIII piaga d'Egitto: quella delle cavallette.


Maledette cavallette.


La profumeria che ha rispetto del cliente (e orgoglio in se stessa), muore progressivamente tra gli anni '90 e 2000.
Molti anni fa un brand faceva un solo lancio ogni 3-5 anni, c'era il tempo per studiare, progettare, ascoltare il cliente.
Oggi dalle fogne morali di un brand si lanciano anche più di 10 profumi ogni 3 mesi! E la bellezza è scomparsa e dopo grandinate di m**** di tutti i colori fino al nero total look dei flaconi 2013, alè... libere le cavallette.
Non si fermano, nascono nuovi marchi cr*****, senz'arte né parte e ti buttano in faccia 15-20 profumetti a 100-200-300 (ma anche diverse centinaia) di euro l'uno.
Profumi 9 volte su 10 totalmente vili ed insignificanti.
Tra nuovi lanci e flanker siamo sommersi da profumi st*****, sc******, senza progetto, senza idee.
Ci raccontano tutte b****. Storie finte. Non c'è tempo di affezionarsi a un profumo che lo riformulano, a volte a 6 mesi dal lancio già l'hanno cambiato, per motivi che non sono solo legati a divieti di quella organizzazione SNIP falsa nelle ossa (l'IFRA), a volte abbiamo l'impressione che il produttore voglia far sentire un profumo buono per i primi tempi, per poi rifilare lo stesso flacone ma con un liquido al risparmio o impoverito, ingannando il cliente (che compra da sempre scatole, con dentro flaconi, con dentro, così almeno si spera, il profumo che si pensa vi sia contenuto).
Perché non bastano le plateali bugie su storia di marchi inventati, o comprati o rubati ieri l'altro. Non bastano dichiarazioni di qualità che non c'è di utilizzo di materiali che non sono in realtà utilizzati. Ci sentiamo a volte come in mezzo a dei mariuoli...
Guarda qui, guarda là e il portafogli è sparito.
La profumeria viene fatta per vendere. 
Per vendere la profumeria, soprattutto di mi*chia, si sono creati dei bizzarri personaggi, i profumieri immagine, che servono a trascinare verso il tal profumo. Sono peggio che battone, si esibiscono come clown, come battone, si fanno ritrarre come divi del cinema anche quando hanno facce come il c*** di un gorilla con le emorroidi...
Possiamo dire che un profumo è cattivo senza sentirlo? E allora ad ogni uscita, andiamo.
Non ne ho voglia, ci vai tu? Pfffff, andiamo dài, non si sa mai!
Non ci sia meraviglia se (e a più riprese) campioni finiscono in lavatrice per sbadataggine...
Ci sono campioncini così assurdi che ci viene facile un "no grazie" lo dia al primo albanese che passa, ci basta una cartina (mouillette è troppa roba per certa roba).
Noi ad ogni avviso di novità sgraniamo gli occhi (4-5 volte al giorno), perdiamo ore e ore, e procediamo a verificare significato/senso, utilità, qualità del nuovo prodotto.
Aspettiamo sempre il messia, che però ha altro da fare (o forse... essendo già venuto ci vorrebbe parlare del futuro dal passato e non dal presente).
Perché di media, e seppure "a spanne", un profumo di 20-30-40 anni fa, vale sempre più di uno di oggi?
Cos'è che rende alcuni profumi "vintage" di valore immenso?
Cos'è che fa "crollare" alcuni profumi di oggi da 500 euro a 200 euro già dal momento che togli il cellophane dalla scatola?
A questi quesiti non risponderemo oggi. Terremoti che rimandiamo.
Ma ribadiamo una cosa, la profumeria di oggi deve mettersi in testa che urge una moratoria alla produzione, vanno interdetti i nuovi lanci per almeno due anni (un anno è poco). Prendete quella fiera dal nome impronunciabile conclusasi (e meno male) ieri, beh erano più i nuovi "profumi" presentati (a branchi) che i visitatori...
Pietà, abbiamo cavallette giù per il collo e nelle mutande. Cavallette che divorano Storia, Verità e Bellezza.
E' ore di dire basta!
La profumeria di oggi fa schifo.


Le parfumerie d'aujourd'hui (contemporain) n'est pas le huitième "art", est peut-être la huitième plaie d'Egypte: que de sauterelles!


Parfum qui a du respect pour le client ( et le parfum qu'elle est fière d'elle-même ) , a été en train de mourir progressivement entre 90 et 2000 .
Il ya plusieurs années , une marque a lancé un parfum tous les 3-5 ans , il était temps pour étudier, le temps de planifier , le temps d'écouter le client .
Aujourd'hui égout moral d'une marque lance également plus de 10 bouteilles tous les 3 mois ! Et la beauté est perdue après la grêle et de la merde ... voici les sauterelles ..
De nouvelles marques de niche sont nés , idiots , rien partie et nous jettent au visage pour 10-20 profumetti au prix de EUR 100-200-300 ( mais aussi plusieurs centaines) chacun.
9 fois sur 10 de ces parfums sont ridicules totalement inutile et insignifiant .
Inondés de nouveaux lancements et nous sommes inondés de parfums de flanker stupides , répugnantes , des plans, pas d'idées .
Ils disent des mensonges . De fausses histoires ( Creed est un exemple d'histoires confectionnés ) . Il n'ya pas de temps pour se concentrer sur un parfum qu'il est reformulé , parfois six mois suivant son lancement, il a déjà changé , pour des raisons qui sont liées non seulement aux interdictions de cette organisation snip faux dans les os ( IFRA) , parfois nous l'impression que le producteur veut entendre un bon parfum pour la première fois , puis coupez la même bouteille , mais avec une économie de liquides ou appauvri , tromper les clients ( qui achètent plusieurs cases avec des bouteilles à l'intérieur, avec un interne liquide que dans le cas sera toujours une de notre première mémoire ) .
Marques de mensonges, et même plutôt évident , l'histoire de la marque inventés ou non achetés ou volés il ya des siècles , mais hier ... Aucune déclaration de qualité suffisante qu'il n'y a pas utilisation de matériaux qui ne sont pas réellement utilisées . Parfois, nous nous sentons comme dans le milieu de voleurs ...
Regardez ici , regardez là et votre porte-monnaie a disparu.
Le parfum est en vente .
Pour vendre des parfums , en particulier le robinet , vous avez créé les personnages excentriques , des personnages parfumeurs , actoriel profumeri , qui sont utilisés ( ou elles sont utilisées ) pour faire glisser une merde parfum . Ils sont pires que des putains , courir comme un clown, comme les prostituées , sont les stars de cinéma , même quand ils ont des visages comme le cul d'un gorille avec les hémorroïdes ...
Nous pouvons dire que l'odeur est horrible , sans le sentir ? N Et puis , chaque sortie , nous aller et vous sentir et acheter .
Je ne vais pas, là vous allez ? Pfffff , allez, on ne sait jamais !
Il n'est pas surprenant que ( et répétées) des échantillons sont dans la machine à laver pour négligence ... Les parfums nous les ( freudienne ) oublient souvent dans ses poches .
Il existe des échantillons si absurdes que c'est un simple "non merci " va le parasite premier albanais (vous lui donnez ) , nous avons seulement besoin d'un morceau de papier ( mouillette est trop pour des trucs ) .
Nous voyons avec les yeux de tous les avis de la nouveauté ( 4-5 fois par jour ) , nous perdons des heures et des heures , et nous continuons à tester la signification / sens , l'utilité , la qualité du nouveau produit .
Attendez-vous toujours le Messie , mais il n'a rien à voir ( ou peut-être ... d'être déjà venu, nous devrions parler de l'avenir du passé , et pas) .

Ce qui rend certains parfums "vintage" d'une immense valeur ?
Pourquoi un parfum de niche aujourd'hui à partir de 500 € à 200 € à partir du moment où vous retirez le cellophane de la boîte ?

Pour ces questions, nous ne serons pas répondre aujourd'hui. Les tremblements de terre garde .
Mais nous réitérons une chose , la parfumerie d'aujourd'hui doit prendre l'initiative parce que nous avons besoin d'un moratoire sur la production , les nouveaux lancements devraient être interdits pendant au moins deux ans ( un an n'est pas beaucoup ) . Prenez tout juste de terminer une production de parfums avec un nom imprononçable (Dieu merci ) , il y avait plus nouveau "parfum" que les visiteurs ...
Assez! nous avons ces sauterelles dans le cou et dans ses sous-vêtements . Les criquets ont dévoré l'histoire , la vérité et la beauté .
Il est temps de dire assez ' s !
La parfumerie aujourd'hui ... suce .

Translated G. text. Spanish, English, German, Swedish (dedicated to Ed):

domenica 23 marzo 2014

MISTERO SVELATO! Io ho osato. INTRODUZIONE al FANTASTICO J'ai Osé. L'AMOUAGE di GUY LAROCHE. Con precise notazioni per riconoscere l'originale.

Ricordate questo advising con la Hepburn?


Non è L'Interdit ed è molto meglio de L'Interdit.




PROSSIMAMENTE:


E' roba grandiosa, unisex. I collezionisti avranno capito di cosa stiamo parlando...


Rilasciamo il post oggi 19 marzo 2013. 

(Il testo è stato scritto nell'agosto 2013).



Abbiamo abusato nell'ultimo anno di questo profumo sensazionale. Tornare a casa dopo una giornata tra profumi nicchiosi noiosi e tediosi e arrendersi davanti a questo mistero.
 Questo è uno di quei capolavori che rimarranno nel nostro cuore per sempre.
 Questo profumo accanto al più bel Guerlain è a casa sua: è pazzesco, e piace a tutti. 
Tesoro dei collezionisti, bellezza assoluta.
Parleremo in questo post di un CAPOLAVORO di SOVRANA ENTITA'. Di una gioia immensa, di uno dei vintage che più ci ha sconvolti in questi anni di ricerche tra i capolavori perduti.
Non ha eguali, similitudini solo con i più grandi capolavori della Storia della Profumeria:


"J'ai Ose ("I dared") was created in 1977 for the house of Guy Laroche, whose first perfume was Fidji (the Great). The beautiful and strong fragrance feels much older than it is. It has a lot in common with floral leathers like Chanel's Cuir de Russie"...


Il profumo trae ispirazione dalla vita e dalle gesta di Napoleone Bonaparte, a cui il motto è attribuito.
La versione "parfum" (estratto) venne realizzata con un singolare tappo "napoleonico", ispirato alla celebre feluca o bicorno.


Tra collezionisti si sente spesso parlare di pezzi molto ambiti, pregiati e rari.

Alla fine, rispetto alle decine di migliaia di profumi esistenti (o esistiti), i pezzi che tutti noi cerchiamo, con la speranza di trovarli, saranno sì e no una cinquantina...
Tra questi vi è l'originale J'ai Osé di Guy-Laroche (la cui potenza come marchio era dovuta soprattutto ai profumi di grande qualità e successo creati tra gli anni '70 e gli anni '80).
Momento solenne, certezza assoluta



Un profumo che ti riempie il cuore di battiti. Il fondamentale spettacolo della vita. 


Ogni anno ricerchiamo, incontriamo e acquistiamo centinaia di profumi, la sommatoria delle parti ormai arriva a circa 2000 profumi all'anno. 
Tra quelli incontrati in questa prima parte del 2013, ci sono circa 4-5 profumi di grande merito, 4-5 per i quali fare pazzie. I profumi della vita.



Tra questi vi è questo superlativo Eau de Toilette del 1978, intenso come un attuale EDP e forse persino come certi Extrait de Parfum. 


Parliamo di J'ai Osé di Guy-Laroche nella sua formula originale per com'era negli anni '70 e '80.
E' un profumo molto ricco, molto complicato e di qualità davvero sorprendente.
Se oggi fosse prodotto, dovrebbero occuparsene quelli del Sultanato dell'Oman (Amouage), perché con questa potenza e bellezza, questo Guy-Laroche è un "Amouage".
E non uno dei recenti e fallimentari progetti della celebre casa, ma una delle punte di diamante.
Un Amouage di quelli BUONI!
E' un legno di sandalo bello da impazzire, per i gusti di oggi questo appare più maschile che femminile, ma poi che importa, quando un profumo è così GRANDE, le altre questioni sono ruminar di niente.
Ricco, legnoso, orientale, troppo bello per essere lasciato al solo guardaroba femminile. 



Questo va in gara con Gold Pour Homme di Amouage! Per noi vai tranquillo, e al primo che lo trovasse "femminile"... facciamo saltare le cervella!


Sfortunatamente oggi è molto raro a trovarsi (il prezzo chissenefrega se lo trovate a meno di un Gold prendetelo)!
Nel momento in cui noi si scrive ci sono circa 7-10 J'ai Osé su ebay tra profumi e miniature, alcuni spacciati per Guy-Laroche Vintage, peccato siano TUTTI FALSI:


Questi prodotti recenti sono profumetti prodotti dopo la interruzione dell'Originale, e contengono un succo vile. Sembrano buoni solo a un pirla, sul retro alcuni pezzi recano la data 2011! Non male per un finto "vintage"! 
Sono prodotti se guardiamo bene che non recano la scritta Guy-Laroche anche se flacone e scatola ne riproducono fedelmente le fattezze. Non sono Guy-Laroche, hanno comprato solo il logo e la scatola, dentro ci hanno pisciato una imitazione cheap (che però viene venduta a prezzi anche abbastanza robusti, e fa tanto pensare al modo in cui la nuova gestione Patou sta gestendo i celebri nomi in portafoglio...
Il liquido in questi fake è triste imitazione (al posto dell'assoluta di gelsomino indiano hanno usato una infusione di arbre magique, di fiori e legni di plastica, etc), le ragioni dei costi alti ANCHE di queste IMITAZIONI dell'Originale sono nel fatto che il MITO non si spegne a distanza di quasi due decenni.
Saltuariamente si trovano anche pezzi originali, quando così fosse comprateli.
E' DEEP, intense, refined e deve stare accanto alle più grandi edizioni di Joy di Patou.
Sì certuni qui lo vogliono per iscritto: ricorda Cuir de Russie di Chanel.
Ha molti punti di contatto con la perfetta bellezza di Mitsouko EDP, e mai paragone fu più azzeccato: il diamante (durezza 10 scala Mohs) può essere scalfito solo da un altro diamante, così solo J'ai Osè Guy Laroche può scalfire Mitsouko.



Per ora il ghiaccio è rotto, ormai abbiamo iniziato l'argomento: dovremo trattarne dettagliatamente quanto prima, J'ai Osè di Guy Laroche è uno dei profumi più sorprendenti che mai ci sia capitato di incontrare ed è uno dei PROFUMISSIMI con cui ci stiamo divertendo di più nell'ultimo anno. 



A bocca aperta, come catturati dall'incanto di una creatura bellissima. 

Quel fondo peau d'ange, celestiale...

Beh, ora non è più un segreto.


Rating: 5/5, con LODE.




La Regina di Saba sarebbe orgogliosa di noi! TANTI SALUTI DALL'ETIOPIA, ATTO II (Restiamo qua). Oggi 23 mercato, domani 24 fattoria D.










SE proprio ti interessasse, abbiamo recensito La Panthere di Cartier. SE proprio ci tieni a leggerne, clicca qui.


http://blog.libero.it/guerlinade/12704402.html
La Panthere? pantera per modo di dire,
sa di ammorbidente...

SE poi ancora... proprio ti interessasse, abbiamo recensito anche Elie Saab L'Eau Couture. SE proprio ci tieni a leggerne, clicca qui.


http://blog.libero.it/guerlinade/12705246.html
Apertura frizz-strizzapalle con soffocante drydown torta vanillina-mayonese.


sabato 22 marzo 2014

La degustazione olfattiva non esiste. L'editto (فتوى) interplanetario gastroprotettivo (g-astro-protettivo) di Jicky 2.0


Ve ne sarete accorti: NOI non abbiamo MAI usato il temine degustazione applicato alla percezione o all'analisi dei profumi. MAI.
Abbiamo già avuto modo di esprimere tutto il nostro disappunto e fastidio per questo uso ampolloso e cre**** di un termine con una fortissima connotazione orale, gustativa e persino gastrica!

Dire vado a degustate un c**** di profumo di quelli là fuori ci mette il vomito. Tu non degusti un accidenti, il vino e in estensione i cibi passano sulla lingua e si giovano della cavità nasale prima di finire, salvo si sputi, nello stomaco. Utilizzare questo corredo terminologico in profumeria è segno della estrema miseria intellettuale di chi pratica questi vocabolari dei quali non ha comprensione.
Noi non abbiamo mai degustato nessun profumo.
Ci è capitato di bere la tintura di muschio di cervo, quella di zibetto per sbaglio (in bocca si percepisce quasi solo l'indolo dello zibetto), quella era volontaria e involontaria degustazione. Annusare la tintura applicata alla pelle o sulla mouillette per fortuna degustazione non è.
Degustazione olfattiva è una forzatura sul termine di cui sopra, non si può, crea conflitti semantici che in uno sprovveduto possono creare quella confusione propedeutica all'acquisto di una ca***** di profumo, ma in una persona dotata di strutturato apparato cognitivo, e con una minima cultura traversale agli ambiti disciplinari, "degustazione olfattiva" può solo creare reazioni di rigetto.
Noi vogliamo tenere ben distinti i piani del gusto da quelli dell'olfatto.
Il piano del nutrimento gastrico da quello del nutrimento mentale.
Jicky 2.0 non degusta profumi, semmai li analizza.
Noi e i nostri lettori, che non sono dei defi******, parleremo quindi di percezione e di analisi olfattiva (intesa come esperienza sensoriale mediata dall'olfatto).
Le fasi del piacere ci porteranno ad altri ambiti di approfondimento, ma dubitiamo che tra questi debba ricorrere con insana frequenza quello orale (gustativo) e gastrico!
Nel gradimento intellettuale di un materiale odoroso o di una composizione di materiali odorosi, parleremo di meditazione (meditatio) e contemplazione (contemplatio) olfattiva.
Vedete, in questo caso, e a ragione, e con competenza, si fa riferimento colto alla Lectio Divina.

Questo è un valido esempio di utilizzo traslato ma coerente di termini colti ed elevati applicati alla percezione olfattiva. Dobbiamo esperire termini e metodi che apportino VALORE, o vogliamo creedianamente o renzianamente prenderci o farci prendere per i fondelli dai figli imb****** del già imb****** chandlerburrismo?
Quindi da oggi in poi, andate e porta la giusta novella: la "degustazione olfattiva" la si lascia ai sommelier, o per estensione agli altri assaggiatori di alimenti. Ma sia sempre stigmatizzato l'utilizzo del verbo "degustare" applicato all'ambito olfattivo.
Dite: tu non degusti, non assapori un c**** quel tal profumo, al massimo assapori o degusti un c**** se te lo ficchi in bocca, ma quella è una diversa faccenda.

Oppure pretendete che chi ciarla di degustazione olfattiva si metta la mouillette in bocca, e poi vi dica di cosa sa...
Di gente così son piene le fiere, ecco perché siamo fieri di non andare a quelle fiere, e si capisce che non è questo un bisticcio di parole involontario.

Percezione olfattiva.
Analisi olfattiva.
Meditazione olfattiva.
Contemplazione olfattiva.

La degustazione olfattiva è una porc*** terminologica e può avere effetti gastrolesivi anche di riflesso.

A decorrere da oggi e con editto interplanetario tali abusi terminologici sono vietati a tutti i jickini (o jickiani).
E gli altri? Perché ci sono anche altri? 
Sta scritto. Jicky 2.0 è la via, la verità e la vita. Nessuno viene alla Profumeria* se non per mezzo di Jicky 2.0!

* o all'essenza della Profumeria.

Certo che la profumeria di oggi in mano loro, anche da un PDV terminologico, è messa giù davvero male eh...

Profumeria "di nicchia" (ma quale nicchia? maddeché? ma quale esclusività?)!
Profumeria "artistica" (ma va********! bestie! che "artistica" non lo sapete scrivere correttamente nemmeno col normografo e Giotto per voi è al più una marca di pennarelli)!
Perfumista (orrendo, e alcuni credono voglia dire appassionato di profumi ma non è così, è un awful sinonimo di profumiere! A person who makes -and/or sells- perfumes, così nei dizionari di inglese).
Degustazione olfattiva ci serviva proprio, per mandare a ca**** chi di loro "fuffaioli" ancora non ci fosse andato!

L'ultimo profumo di Luois Vuitton? Eau de Voyage.

L'ultimo profumo prodotto da Louis Vuitton era il più sobrio tra le creazioni che per un brevissimo periodo (1920-1930) egli ebbe a produrre, Eau de Voyage l'anno era il 1930:

\1930
\1927 Je Tu Il (pazzesco, erano tre bottiglie separate impilabili).
\1927, Heures d'Absence.



Di Louis Vuitton c'erano anche: Reminiscences (1920) e Sur la route (1925).
Il Primo Louis Vuitton dopo 84 anni è pronto dal 2012, l'ha creato J. Cavallier (o almeno così si dice), e il lancio è rimandato, di anno in anno perché si teme il flop e si temono vendite depresse. Che il giocattolo più scintillante di Arnault non può permettersi.
Il profumo è stato collaudato e corretto ma il panel utilizzato ha continuamente suggerito prudenza circa la conclusione e il lancio: si rischia che altri profumi lo surclassino perché pari gamma superiori. Una scelta saggia nel loro e nel nostro interesse, quella di rimandare. 

Due ipotesi conclusive:
A) non uscirà mai.
 B) uscirà nel 2015 e sarà un profumo esclusivo perché costosissimo, reperibile solo nei negozi Louis Vuitton.

Propendiamo per la seconda ipotesi e facendo nostre le indiscrezioni che descrivono la scatola al momento allo studio, in pelle e finiture cromate di pregio, con prezzi di listino tra 350 e 650 euro.