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lunedì 14 aprile 2014

In profumeria... al supermercato.


Oggi riassumeremo alcuni rilievi fatti nel reparto "profumi" e "cura della persona" negli ultimi mesi.
Primo grande rilievo, le imitazioni scemotte di profumi noti ormai si vendono anche in alcune catene di supermercati, si tratta di prodotti che richiamano nelle forma le sembianze degli originali, non certo di imitazioni pedisseque come quelle che si trovano su eBay e che fanno felici i gonzi degli affaroni con Chanel EDP a 50 euro (sì, sui denti)... I profumi imitazione abbondano soprattutto sotto le feste, e viaggiano sotto i 10 euro, sono prodotti discontinui, non omogenei (variano anche molto da lotto a lotto), solitamente non sono ben filtrati, sono contenuti in balocchi di vetro con le scritte coi trasferelli dorati che si rimuovono con lo sputo. Ma il succo? E' monnezza, ormai anche l'industria del falso per starci dentro dovrà risparmiare...
La classe dei materiali impiegati è borderline, ci sono preparati destinati alla detergenza e ai deodoranti per ambienti che molto diluiti finiscono in questi cocktails, la frazione aromatica è oppressa da eccipienti che normalmente non entrano nei profumi e che identificare non è difficile.
Sono dignitosi i profumetti Ulrich de Varens.
Poi ci sono i prodotti Weruska, questa compagnia ha comprato una serie di licenze per produrre Brand interrotti, ma non gli stampi esatti, non le formule.
Il risultato è disorientante per i non esperti, Basile, Capucci, Lancetti, Nazareno Gabrielli, appaiono nelle corsie in sembianze molto vicine ai colori e alle forme originali del passato, e i prezzi sono molto vari, ma sempre molto bassi, dai 10 ai 20 euro.
Peccato che dentro ci sia sempre l'ectoplasma sconvolto del profumo originale.
Sono tutti pum pum, non sono riformulati ma re-inventati.
Pino Silvestre, che non è mai stato un profumo di cui andare fieri, ormai sa di olio 31 diluito col Vetril. 



Ma c'è gente che vuole spendere poco, gente che si merita questa roba.
Un produttore di biancheria intima del nord un giorno ci ha raccontato di contatti con una catena di supermercati molto attiva nel centro-nord, era una signora molto diretta e valutati i preventivi chiese: "dacci delle mutande che costino non poco, ma ancora di meno".
Al che lui rispose "ma per spendere meno dovrei vendere mutande di plastica, non di cotone, o insomma... porcheria cinese"... E la risposta della responsabile del super che trattava l'acquisto di mutande fu: "non importa la qualità basta che abbiano una bella apparenza, importa il prezzo che deve essere basso per essere ancora più basso durante le promozioni, la gente pur di spendere poco compra anche la m****, ci serve roba di m****: scusa il linguaggio, noi sappiamo di comprare "cacca" ma è quello che poi la gente compra volentieri, se ne hai possiamo trattare l'acquisto".
Tornando ai profumi, come si fa a fare una colonia da supermercato?
Solitamente si compra un concentrato all'estero, di solito per spendere poco si compra in Cina.
Poi si seguono le indicazioni e si diluisce con alcool acqua e solubilizzanti per acqua (perché l'alcool costa).
Poi serve una bottiglia, si trova. al 90% sempre in Cina.
Poi si studia l'etichetta, se scrivi belle parole la gente passa la butta nel carrello e se la butta addosso a casa...
Abbiamo provato molte colonie di vari supermercati e discount.
Sono tutte por******. In nessuna ormai c'è governo di agrumi o lavanda, tutta roba di sintesi. E roba di sintesi messa giù così male che pare un lancio di dadi!
Una sola colonia ci è sembrata decente, al costo di 14 euro al litro, venduta col marchio di un discount del quale non faremo il nome. Molto alcool, tracce di agrumi naturali, niente trucchi "cofattoriali", e materiale aromatico chimico di qualità.
Poi abbiamo trovato una Colonia Di Ci Pi Classica (circa 16 euro al litro), praticamente analcolica, dominio di acqua e grado alcolico di una grappa ma fragranza accettabile, con tocco di vanillina come da varianti note della formula della Colonia Farina dello Zio (si è detto e non si è detto, ma uno di noi pare sia pronipote per parte di madre di quel piemontese Giovanni Maria Farina là).


Il biglietto da visita del pro-zio (nipote a sua volta dei Farina di Santa Maria Maggiore, Giovanni Antonio e Giovanni Maria)
Poi ancora abbiamo trovato una Colonia Jacklon assurda, il nome completo sul flacone è Colonia Antica, anche se è dell'altro ieri e cioè di antico non ha proprio niente. Non c'è nessuna Colonia del passato cui si riferisca nella composizione, questa roba Jacklon da 10 euro il litro non ha nessun governo di agrumi, si sentono solo aldeidi e una base confusa con molti agganci ad analoghi profili olfattivi nella detergenza domestica e professionale, con un poco di tutto a leggere l'INCI. Uno di noi l'ha provata sul dorso di una mano da un flacone senza scatola che faceva gioco di tester, ebbene? ha bestemmiato (dài che è quasi Pasqua!) fino all'uscita e fino ai bagni.
Mezzo litro 5 euro, il produttore non ha colpe: le colpe le ha chi vuole comprare a quel prezzo mezzo litro di quella roba (e poi magari ha il coraggio di cospargersi il corpo della stessa)... Spettacoli angoscianti, vengono alla mente i bambini che muoiono di fame in Africa, ponti che crollano, Renzi alla Presidenza del Consiglio, gli snack puzzolenti al formaggio e cioccolato e persino Pompei che cade a pezzi.
Chi cerca i profumi meno costosi è quello che cerca le mutande meno costose, ma le macchine... belle (no, meno costose anche quelle); ora: se è un disoccupato passi, ma se ha uno stipendio di almeno mille euro (e magari non ha figli), può iniziare a vergognarsi.
In linea di massima al supermercato per profumi noi si ride, si piange o si impreca, quasi quanto nelle profumerie di nicchia. Sono due àmbiti ben distinti, ma i punti di contatto... ci sono, e sono terribili.

5 commenti:

  1. eppure in un detersivificio al corner profumeria avevano gli a*man. ho chiesto notizie del pure coffee e la commessa (brutta) ha detto che ne aveva venduto uno, l'ultimo fatalità, due mesi prima.
    ma forse era una balla colossale, non so ...

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    1. H@!o duchamp

      E' poco probabile visto che ormai facendo la conta in europa dei pezzi rimasti si sono spostati i paletti a 300 euro, probabile che avesse B* Men.
      Ma niente si esclude, CAD detergenza, un anno e mezzo fa, sotto Natale, aveva 4 tipi di Creed in due formati, quindi le vie del signore...

      Jicky 2.0

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  2. buon Marte Rosso (battistoni) a tutti allora ! ! !
    PS
    penso sia quanto di peggio le mie nari abbiano MAI dovuto sopportare!

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  3. Hey ma la Jacklon non è così raccapricciante! L'ho provata per curiosità e puzza come tanti profumi di profumeria, agrumi finti e vanillina sporca.
    Mi piace abbastanza la 4711, ma non mi pare che sia tanto naturale. Ci sono in giro vere acque di colonia?

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    1. Divertente la battuta sulla colonia del supermercato, ma abbiamo sentito molti detergenti per vetri migliori...
      Le colonie attuali sono prodotti mediamente orrendi, hanno vietato agrumi, estrazioni di muschio di quercia. e il risultato è... che per trovare un colonia brillante occorre penare tra profumi d'annata.
      Tra i profumi sul genere di quelli creati dai Farina, Cologne d'Orsay è la nostra colonia preferita. Superiore a R&G e 4711 di pari epoca.
      Jicky 2.0

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J!cky 2.0